Teoria Microcircolatoria SBQ dell’Aterosclerosi. Lezione V. Valutazione Selettiva e Clinica dell’Endotelio.
Tutte le recenti teorie dell’aterosclerosi sono politicamente corrette, secondo lo Spirito del Framingham Heart Economic Study, ma incomplete, riduttive, incapaci di dare al singolo individuo risposte esatte e personalizzate, lasciando aperti i problemi essenziali dell’aterosclerosi.
E’ sufficiente leggere in La Voce di SS le precedenti Lezioni e le critiche alla Teoria di K. Williams e I.Tabs, i quali, sebbene da me informati direttamente, non hanno mai risposto: Silenzio=Assenso!
Queste teorie, in particolare le più pubblicizzate per motivi economici, non sono in grado di dare risposte concrete alle precise, personali, puntuali domande che l’esaminando pone al medico. In altre parole, tutti questi Autori, le cui teorie sono scritte in modo elegante, coltissimo, ma sterile, pensano e scrivono in generale, secondo il kantiano Ich denke uberhaupt. Essi ignorano che non esistono malattie ma malati.
La conseguenza di questo festival della Medicina-per-la-Medicina è palese ed inconfutabile: la CVD è oggi la prima causa di morte al mondo!
Consideriamo la valutazione degli endoteli che recita un ruolo centrale in tutte le recenti teorie dell’aterosclerosi. Un individuo nel primo decennio di vita vuole essere giustamente informato se i suoi endoteli funzionano bene, oppure no, ed in quale sistema biologico ha sede l’eventuale, possibile insufficienza endoteliale, dal momento che, se essa non è guarita con la Blue Therapy, www.sisbq.org, provocherà, prima o poi, i danni irreparabili propri della CVD.
A questo punto ai protagonisti principali della Medicina Serva dell’Economia non resta altro che esibire la loro ineffabile, ma non aggiornata, cultura, affermando che l’aminoacido non-essenziale, L-arginina, acido 2-amino-5-guanidino-pentanoico, prodotta dal corpo umano in quantità sufficiente ai bisogni dell’organismo, è il precursore indispensabile per la sintesi ubiquitaria di NO radicalico. L’enzima NO-sintasi endotelaile necessita, come coenzimi, di FAD, FMN, NADPH e tetraidrobiopterina. Nella sindrome metabolica, nella Ridotta Tolleranza al Glucosio e nel DM tipo 2 manifesto esiste una tossicità metabolica molteplice, responsabile della produzione di specie reattive di ossigeno, valutabile clinicamente che loro non conoscono perché ignorano la Semeiotica Biofisica Quantistica, www.semeioticabiofisica.it
Fatto desolante, i “Professori” – senza provare il minimo imbarazzo – ignorano i 5 Stadi del DM tipo 2, riconosciuti oggi clinicamente col Segno di Siniscalchi in un secondo (sic!).
Sergio Stagnaro. Siniscalchi’s Sign.Bedside Recognizing, in one Second, Diabetic Constitution, its Inherited Real Risk, and Type 2 Diabetes Mellitus. 24 December, 2010, http://www.sci-vox.com, http://www.sci-vox.com/stories/story/2010-12-25siniscalchi%27signi.bedside++diagnosing+type+2+dm.html; www.sciphu.com; http://wwwshiphusemeioticscom-stagnaro.blogspot.com/ Italian version: http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/segnodisiniscalchi.pdf
Sergio Stagnaro. Ruolo del DNA Antenna nella Diagnosi Semeiotica Biofisica Quantistica dei Primi due Stadi del Diabete Mellito tipo 2. http://www.fcenews.it, 19 novembre 2010. http://www.fceonline.it/images/docs/dna_diabete.pdf; http://qbsemeiotics.weebly.com/uploads/5/6/8/7/5687930/dna_t2dm.pdf).
Sergio Stagnaro. New Renaissance in Medicina. Prevenzione Primaria del Diabete Mellito tipo 2. I Convegno della SISBQ, Riva Trigoso (Genova) 16 novembre 2010; http://qbsemeiotics.weebly.com/atti-del-convegno.html, http://qbsemeiotics.weebly.com/uploads/5/6/8/7/5687930/newrenaissance_prevenzionet2dm.pdf; english version
http://qbsemeiotics.weebly.com/uploads/5/6/8/7/5687930/report_stagnaro.pdf.
Ascoltiamo i “Professori”: i RL, in particolare il superossido di Ossigeno [O2], interferiscono negativamente con l’enzima e-NO-sintasi, riducendone la produzione di NO radicalico. RL, iperlipoprotenemia, glucotossicità, emodialisi renale, sono causa di produzione di di-metil-arginina asimmetrica, la quale agisce da inibitore competitivo dell’e-NO-sintasi, sostituendosi alla nativa L-arginina nella reazione dell’e-NO-sintasi.
Accanto a ciò, le specie reattive di O2 ossidano la tetraidrobiopterina (BH4) trasformandola in BH3 e BH2, che non attivano la reazione dell’e-NO e quindi non producono NO radicalico.
Ne consegue il disaccoppiamento tra co-fattore BH4, eNO-sintasi e L-arginine, per cui la reazione dell’enzima eNO-sintasi non produce ulteriore eNO radicalico. Pertanto, nelle condizioni patologiche, sopra indicate, l’endotelio perde la sua fisiologica funzione di produttore di No radicalico, diventando al contrario sede di produzione di dannosi e potenti radicali liberi, causa del mantenimento dello stress ossidativo. Pertanto è necessario l’impiego del folato con le sue molteplici azioni favorevoli. Infatti l’acido folico non è solo donatore di metili ma anche un donatore di idrogenioni ed elettroni capaci di trasformare BH2 e BN3 nel prodotto attivo ridotto BH4.
A questo punto, un giovane di vent’anni che vuole sapere se è colpito da Reale Rischio Congenito di CVD per poterlo eliminare con la Terapia Blu, rivolge ai “Professori” precise e concrete domande, riferite più avanti, a cui non sanno rispondere ignorando la SBQ!
Infatti, per valutare l’organo endoteliale e la produzione distrettuale di NO radicalico endoteliale, il Medico che non conosce la SBQ deve fare ricorso ad una semeiotica sofisticata, impensabile da utilizzare di routine e meno che mai in Paesi in via di sviluppo come l’Italia.
Al contrario, la conoscenza della Semeiotica Biofisica Quantistica permette al Medico aggiornato e lungimirante, utilizzando il fonendoscopio di ottenere bedside precise informazioni quantitative sulla attività attuale endoteliale, analizzandola in singoli aree dei vari sistemi biologici.
Poche voci bibliografiche:
Stagnaro Sergio Endothelial cell function can ameliorate under safer drugs, such as Melatonin-Adenosine. BMC Cardiovascular disorders. http://www.biomedcentral.com/1471-2261/4/4/comments;
Stagnaro Sergio. Biophysical-Semeiotic Bed-Side Evaluation of Endothelial Function:Flow-Mediated Dilation of the Brachial Artery. http://www.fcenews.it, 21 May, 2009; URL http://wwwshiphusemeioticscom-stagnaro.blogspot.com/ and http://sciphu.com;
Stagnaro Sergio. Biophysical-Semeiotic Bed-Side Evaluation of Endothelial Function:Flow-Mediated Dilation of the Brachial Artery. http://www.fcenews.it, 21 May, 2009; URL http://wwwshiphusemeioticscom-stagnaro.blogspot.com/ and http://sciphu.com; Sergio Stagnaro. Hydrogen Sulfide would function like other natural biological messengers of endothel. 13 December, 2010. www.americanscientist.org, http://www.americanscientist.org/comments/comment_detail.aspx?id=178&pubID=8333
Prima di concludere ricordo, alla maniera dei “Professori”, che l’Adenosina è rilasciata dalle cellule come prodotto di degradazione della adenosina 5’-trifosphato (ATP). Una quantità significativa di ATP è rilasciata dai leucociti attivati e dalle cellule endoteliali per essere convertita in Adenosina nella sede dell’infiammazione vascolare, principalmente per l’azione della CD39 endoteliale, una ectopirasi, dipendente dal Ca e dal Mag., capace di idrolizzare l’ATP in ADP. Segue la conversione – ad opera della 5’nucleotidasi CD73 – in AMP. Questi due enzimi, CD39 and CD73, sono importanti per il mantenimento della funzione di barriera propria dell’endotelio altrimenti gravemente danneggiata nell’ipossia. Tuttavia, l’accumulo extracellulare di Adenosina è transitorio a causa sia della conversione ad inosina operata da una deaminasi, sia per il suo assorbimento da parte degli endoteli mediata da specifici trasportatori, successivamente convertita in inosina oppure AMP, da parte di una adenosina kinasi
Poiché l’adenosina svolge un intenso effetto negativo su alcune funzioni delle cellule endoteliali e delle smooth muscle cells, non deve sorprendere lo stretto controllo dei due ricordati enzimi – CD39 e CD73 – interessati alla regolazione del livello tessutale dell’Adenosina. Infatti, l’inizio dell’ipossia induce fortemente l’espressione dei due enzimi; d’altra parte, l’IFNa e la stessa Adenosina stimolano la produzione dei due enzimi rendendo meno gravi gli effetti dell’ipossia.
E allora?, chiederà giustamente il lettore. La mia risposta: “Il Segno di Antognetti permette in UN SECONDO di riconoscere se tutti gli enzimi ricordati sopra funzionano fisiologicamente e gli endoteli sono perfettamente normali”.
To be continued ……