La Manovra di Bardi ridimensiona la Nobel Assembly del Karolinska Institutet.
Nel presente articolo, in forma estremamente semplice e chiara, illustro perché la Manovra di Bardi ridimensiona la Nobel Assembly del Karolinska Institutet e perché l’assegnazione dei Premi Nobel 2013 per la Medicina rivela carenza di aggiornamento nel dialogo tra cellula e cellula in biologia a causa della mancata conoscenza della Realtà Non-Locale presente nei sistemi biologici, accanto alla nota realtà locale.
In un precedente articolo su La Voce di SS., in rete alla URL https://sergiostagnaro.wordpress.com/wpadmin/post.php?post=1603&action=edit&message=6&postpost=v2 , per la prima volta ho illustrato la Manovra di Bardi, un utile “test da sforzo” che consiste nel valutare i segni semeiotico-biofisici-quantistici (SBQ) dopo 10 sec. di stimolazione del centro neuronale del GH-RH, e quindi di riconoscere i falsi negativi, risultati tali nella valutazione di base.
Nel sano, la Manovra di Bardi consente al medico di osservare che il tempo di latenza di un cosiddetto “riflesso” (i “riflessi” non sono riflessi!), per esempio, il Riflesso Cardio-Gastrico Aspecifico, raddoppia come nel Precondizionamento SBQ, passando da 8 sec. a 16 sec.
Senza addentrarci nei complessi meccanismi patogenetici alla base della manovra, al momento è sufficiente ricordare che notoriamente il GH stimola anche la secrezione di insulina, che nel sano promuove la liberazione di NO-radicalico da parte degli endoteli, agendo così positivamente sulle smooth muscle cell della locale unità microvascolotessutale, a beneficio del relativo parechima, ugualmente stimolato, come si può osservare con la SBQ. Inoltre, sempre nel sano, l’insulina provoca attivazione di tipo I, associata, fisiologica, dei locali microvasi mediante la stimolazione bifasica della tirosinchinasi sulla membrana cellulare delle smooth muscle cells.
Al contrario, in condizioni patologiche, per esempio, in presenza di rimodellamento microcircolatorio a partire dal Reale Rischio Congenito di ATS, l’insulina agisce – sempre in modo bifasico – sulla MAP-chinasi delle cellule muscolari lisce con conseguente attivazione “patologica” di tipo II, o di tipo III, della microcircolazione riducendo la locale flow-motion, come insegna la Microangiologia Clinica.
Infatti, “simultaneamente” alla liberazione del GH-RH, il Medico esperto in SBQ riconosce facilmente l’attivazione micro circolatoria tipo I associata, “fisiologica”, sia nell’ipofisi (= secrezione di GH) sia nel pancreas (= secrezione di insulina): il margine inferiore del pancreas si abbassa in modo significativo per la Durata di 10 sec. Notoriamente la secrezione di GH-RH è pulsata e mostra un periodo appunto di 10 sec., come dimostra l’identica durata della diastole del cuore periferico, secondo la geniale definizione dell’amico Prof. Claudio Allegra delle piccole arterie ed arteriole di Hammersen, nel centro neuronale per il GH-RH.
A questo punto, se leggiamo la recente dichiarazione della Nobel Assembly del celebre Karolinska Institutet in occasione dell’assegnazione del Premio Nobel a James E. Rothman, Randy W. Schekman and Thomas C. Südhof , i FATTI clinici sopra riferiti, caratterizzati dalla loro “simultaneità, fatti facilmente riproducibili da parte del Medico che sa usare perfettamente il fonendoscopio, non sono affatto spiegabili con i meccanismi d’azione basati sulle meravigliose vie dei segnali, scoperti illustrati dagli studiosi, ai quali è stato attibuito un premio – a mio parere – troppo gettonato dal punto di vista scientifico.
Questi meccanismi alla base del dialogo biologico intervengono certamente, ma soltanto in un secondo tempo, con durata più prolungata e meno intensa di quanto si osserva nella prima fase, “simultanea”, come ho dimostrato clinicamente in articoli riferiti nel precedente lavoro su La Voce di SS., https://sergiostagnaro.wordpress.com/wpadmin/post.php?post=1603&action=edit&message=6&postpost=v2.