Tre Docenti di Clinica Medica hanno accettato di confrontarsi con me, usando soltanto il Fonendoscopio.
Tre Docenti di Clinica Medica – rispettivamente di una Facoltà di Medicina del Nord Italia, del Centro e del Sud – non so se le Isole sono comprese – hanno accettato di confrontarsi a Natale pv. con me, sedicente esperto di Semeiotica Biofisica Quantistica, www.semeioticabiofisica.it e www.sisbq.org, usando il solo fonendoscopio per dimostrare che esistono ancora Medici Clinici, accogliendo le mie condizioni.
Data la stagione fredda anche nella Riviera Ligure di Levante, ho suggerito che il pubblico confronto – l’ingresso è libero – avvenga, non sulla spiaggia di Riva Trigoso, ma nella sede dov’è nata la Società Italiana di Semeiotica Biofisica Quantistica il 19 Dicembre del 2000: l’Hotel Quattro Venti di Borgo Renà, messoci a disposizione gratuitamente.
Tutti e tre hanno subito capito che un solo soggetto da esaminare, sdraiato nudo a Natale sopra la sabbia fredda del mio paese, sarebbe stato assai difficile da reperire anche tra chi, seguendo i disinteressati, spontanei, non sponsorizzati, saggi suggerimenti del benefattore Benigni andrà a votare alle prossime Politiche per il nuovo-che-avanza.
I pazienti da esaminare saranno gentilmente forniti da un Docente di Clinica Medica dell’Università di Genova- San Martino, per espressa volontà dei tre suoi coraggiosi Colleghi.
Con questo amichevole confronto intendo dimostrare che oggi i Medici sono – con poche eccezioni confermanti la regola – Dipendenti dal Laboratorio e dal Dipartimento delle Immagini; il fonendoscopio è per loro un oggetto ornamentale da mettere intorno al collo oppure in una delle tasche del camice.
In poche, chiare, univoche parole, dimostrerò che un Medico, sebbene Docente di Clinica Medica, dotato di un fonendoscopio e nient’altro, non sa riconoscere se nell’esaminando manca un rene, figuriamoci se sa diagnosticare una ciste para-pielica; che non conoscendo il Segno di Berti-Riboli e quello di Bella, quindi non sa localizzare l’appendice, anche se crede di saper diagnosticare, per esempio, l’appendicite retro-ciecale; non conosce il Segno di Antognetti, e pertanto non è in grado di riconoscere una calcificazione o una ectasia aortica toraco-addominale inferiore a 3 cm. …..; non conosce il Segno di Musella, e quindi non è capace di diagnosticare una ciste oppure un angioma epatico se di diametro di 3 cm. o meno (se di diametro superiore, forse nemmeno!); ignora il Segno di Siniscalchi, e di conseguenza non sa riconoscere un diabetico, DM tipo 2, nei primi tre stadi della classificazione semeiotico-biofisico-quantistica; non conosce il Segno di Rinaldi e quindi non sa riconoscere il Reale Rischio Congenito di Cancro, Dipendente dal Terreno Oncologico; ignora il Segno di Caotino e quindi non sa diagnosticare il Reale Rischio Congenito di CAD, come dimostra la Strage degli Innocenti, i quali sono condannati, senza avere alcuna colpa, a lasciare questa inquinata valle di lacrime anzitempo, magari sul prato verde di uno stadio, tra la generale indifferenza sulle cause scientifiche del trapasso, inclusa quella del Ministro della Salute pro-tempore, dei Cardiologi della SIC, che non mi hanno mai risposto, e dei giornalisti-veline-dipendenti; ignora il Segno di Berretti e non può riconoscere un cancro del colon o dell’intestino, specialmente se iniziale o asintomatico; non ha mai sentito parlare del Segno di Dellepiane e del Segno di Gandolfo, quindi non può diagnosticare il tumore cerebrale senza fenomenologia clinica; il Segno di Raggi gli è sconosciuto e non può diagnosticare una lesione dell’apparato osseo, differenziando una ciste ossea da una metastasi…………………..
Mi fermo qui perché vorrei finire di scrivere il Post.
Felicemente sorpreso da tanta audacia da parte dei tre Clinici, mi sono a tal punto emozionato da svegliarmi. Si trattava, infatti, di un sogno ad occhi chiusi. Raramente sogno ad occhi chiusi. Nella mia lunga vita di Medico-Ricercatore ho sognato sempre ad occhi aperti, durante il giorno!
Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte, come dice Edgar Allan Poe.