Segno di Neil Armstrong, Dedicato ai Cardiologi della NASA per riconoscere il Reale Rischio Congenito di CVD con un fonendoscopio
Come riferito in vari Post nel presente blog, Neil Armstrong è il primo caso di Cardiopatia Ischemica sulla luna. Non solo un “balzo nella storia”, quindi, ma anche una inconfutabile dimostrazione della verità scientifica della vecchia definizione, attribuita ad un Anonimo Medico della Mutua ligure del XX secolo: “Medicina Medievale, Serva dell’Economia.
Con l’aiuto di sofisticatissimi Dipartimenti delle Immagini e di Laboratori da Guerre Stellari, la NASA controllava e monitorava minuto per minuto, in tempo reale, le condizioni di salute dei cosmonauti, incluso colui che per primo, sebbene cardiopatico ischemico, ha posato il piede sul terrestre satellite, per secoli romantico.
Il Segno di Neil Armstrong è dedicato ai Cardiologi della NASA con lo scopo di evitare in futuro possibili Morti in Diretta, “impreviste ed imprevedibili”, com’è successo purtroppo ad amati ed indimenticabili atleti: Sergio Stagnaro and Simone Caramel (2012). Arrhythmogenic Right Ventricular Dysplasia/Cardiomyopathy Bedside Diagnosis. Morosini’s Syndrome. www.sisbq.org, Journal of Quantum Biophysical Semeiotics, http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/arvdc_morosinis_syndrome_article.pdf
Il Segno di Neil Armstrong è da ricercare auspicabilmente alla nascita dei singoli individui, in modo da instaurare tempestivamente la Blue Therapy che lo fa scomparire definitivamente (SIC!) www.sisbq.org. Journal of Quantum Biophysical Semeiotics.
Nel sano, la pressione digitale “intensa”, applicata sopra un arteria, per esempio, la femorale all’inguine, non provoca simultaneamente il Riflesso gastrico-aspecifico.
Al contrario, nel soggetto colpito da Reale Rischio Congenito di CVD, simultaneamente all’inizio della pressione sopra l’arteria, compare il Riflesso gastrico-aspecifico, la cui intensità è correlata con la gravità del sottostante rischio di CVD.
Interessante il fatto che in presenza di predisposizione alla calcificazione arteriosa, al riflesso segue una lieve Contrazione Gastrica Tonica (CGT), di 1/3 della intensita dell’iniziale riflesso.
NB! Riservato allo scolaretto di Gregory Bateson: in presenza di calcificazioni arteriose in atto, l’intensità della CGT è correlata con la quantità di calcio deposittao nella parete vasale.
Per ulteriori informazioni, o per confutare quanto sopra affermato, potete lasciare commenti FIRMATI con nome e cognome oppure – per essere sicuri di essere letti …. – rivolgetevi ai Membri della SISBQ.
Per motivi di età, di salute e di un irascibile carattere, aggravato – secondo la mia criticabile badante – da una avanzata apoptosi neuronale, sono disposto a rispondere esclusivamente ai Cardiologi della NASA, come ho già scritto direttamente a loro, ricevendo la promessa di una risposta di esperti , risposta che attendo da una settimana!