L’azione diabetogena di estratti ipofisari contenenti ormone della crescita (GH) è stata riconosciuta da più di settant’anni, mentre l’importanza del GH nello sviluppo e nella progressione della retinopatia diabetica è ammessa da 40 anni.
L’ipofisectomia fu il primo trattamento efficace per la retinopatia, ma venne interrotto a causa del rischio delle grave ipoglicemia che produceva e l’utilizzo della meno pericolosa fotocoagulazione.
Fino ai nostri giorni, è rimasto tuttavia un mistero il preciso ruolo ed il significato del GH in diabetologia, a cui dedicherò un prossimo articolo riguardante la “Valutazione Clinica SBQ dell’IGF epatico”, significativamente ridotto nei Cinque Stadi del DM tipo2.
Il fatto che preparati biosintetici altamente purificati di GH mostrano di essere diabetogeni e lo sviluppo di DM in circa il 25% di pazienti con acromegalia dimostrano che il potenziale diabetogeno di questo ormone probabilmente esiste, anche se non mancano voci contrarie almeno per quanto riguarda i casi di DM “idiopatici”.
Sono molte le evidenze di una sostanziale ipersecrezione di GH nel DM “idiopatico”, specialmente nel DM insulino-dipendente e con retinopatia, che sembra correlato alla residua secrezione insulinica pancreatica. (Horm Res. 1993;40(1-3):68-79. Growth hormone and diabetes mellitus. A review of sixty-three years of medical research and a glimpse into the future? Sönksen PH, Russell-Jones D, Jones RH.).
In questo articolo, descrivo per la prima volta il Segno di Gazzano*, utile nella diagnosi clinica di DM a partire dallo stadio iniziale di Reale Rischio Congenito e nella comprensione del ruolo svolto dal GH nella patogenesi del DM comprese le forme “idiomatiche”!
Nel sano a riposo, l’attività microcircolatoria nel centro neuronale del GH-RH è normale, mostrando una durata di sei secondi sia della diastole sia della sistole del “cuore periferico, secondo Claudio Allegra (= piccole arterie ed arteriole di Hammersen): Segno di Gazzano Negativo.
Tralascio di illustrare il comportamento delle AVA di tipo A, gruppo I e II, sec. Bucciante nel centro neuronale del GH-RH, sia perché non indispensabili per la diagnosi clinica di DM , sia perché richiedono una grande conoscenza della Microangiologia Clinica. Riferisco soltanto che l’apertura delle Anastomosi Artero-Venose è fisiologica, nel senso che scarsa è la quantità di sangue sottratta ai nutritional capillaries.
Al contrario, nel DM a partire dal I Stadio del DM tipo 2, il Reale Rischio Congenito, Dipendente dalla Costituzione Diabetica, si osserva attivazione microcircolatoria associata, tipo I, la cui intensità è correlata con la gravità, o stadio, del DM. ( durata media della diastole/sistole = 7 sec.):Segno di Gazzano Positivo.
Più semplice è il riconoscere il Segno di Gazzano mediante il Riflesso GH-RH – Gastrico aspecifico.
Nel sano, durante pressione digitale di media intensità, applicata sopra i trigger-points del centro neuronale per il GH-RH (= 2 cm sopra il meato uditivo esterno), il Tempo di Latenza del riflesso è 8 sec. e la durata < 3 sec. > 4 sec.
Al contrario, nel DM, a iniziare dal I Stadio di Reale Rischio Congenito, il Tempo di Latenza è quasi sempre normale (NN = 8 sec.), con l’eccezione del grave diabete mellito scompensato, ma la Durata del riflesso è patologica: 4 sec – 6 sec., in relazione alla gravità della sottostante condizione patologica.
In conclusione, il Segno di Gazzano, l’ultimo, raffinato arricchimento della Semeiotica Biofisica Quantistica, con ineffabile coerenza interna ed esterna corrobora i numerosi segni SBQ noti, in particolare il Segno di Siniscalchi (www.sisbq.org e www.semeioticabiofisica.it), e dimostra il sicuro ruolo svolto dalla aumentata secrezione di GH-RH nella complessa, articolata ed affascinante patogenesi del DM.
* Il dottor Gazzano, noto Medico di Famiglia di Sestri Levante all’inizio del secolo XIX, nel 1925 salvò la vita a mia madre colpita – all’età di 20 anni – da infezione puerperale.
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